Reggio, ecco la giornata dello sport “Per un calcio senza barriere”

La giornata dello sport "Per un calcio senza barriere" nasce dall'unione delle idee di alcune associazioni cittadine di Reggio Calabria che operano nel sociale come l'associazione "Retesociale" e l'associazione "Centro famiglie- la collina degli angeli", che in sinergia e armonia si sono trovati d'accordo nell'organizzare una giornata nel periodo Maggio-Giugno in cui i bambini e lo sport siano protagonisti e mezzi/modelli di integrazione e speranza verso un territorio, più in generale quello reggino tutto, ma in particolare che riguardasse e ricoprisse/riscoprisse le periferie. L'idea si è ulteriormente sviluppata e arricchita grazie al supporto di altre associazioni che hanno sostenuto il tutto, ma in particolare l'organizzazione del Memorial "Mario Galletta". Quest'ultimo quest'anno ricorre alla sua nona edizione e dopo un confronto e un dialogo costruttivo e propositivo ne è scaturita la necessità come simbolo di Unione e collaborazione quello di far rientrare entrambe le idee in un unico momento di sport, solidarietà e integrazione; un'unica giornata di sport dove l'ambito calcistico e sportivo vedrà protagonisti i bambini di tutte le scuole calcio di Reggio Calabria e sarà coordinato dallo staff storico del Memorial (vedi dettagli in seguito), mentre le attività ed esibizioni, compresi momenti di premiazioni e spettacoli dalle due associazioni prima citate. Il tutto si è stabilito che avvenga durante la mattinata di domenica 16 Giugno, una domenica, presso lo Stadio di GALLICO Sup. "L.Lo Presti", dove si alterneranno a partite anche, come già ribadito, esibizioni di scuole di ballo, ritmica, animazioni di vario genere, premiazioni e testimonianze di personalità che operano nell'ambito dello sport e del sociale da anni a Reggio e che grazie al loro contributo incarnano i valori intrinsechi nella giornata.

Gli organizzatori tutti sperano a loro volta di incarnare i sani principi dello sport e di trasmetterli attraverso quest'iniziativa ai partecipanti e ai presenti, affinché si diffonda una nuova immagine e una nuova cultura del fare e dell'osare, mettendosi in gioco per il proprio territorio, nessuno escluso, al motto de l'UNITI SI VINCE.

La scelta dei bambini e della location sono decisioni funzionali al progetto, nel conseguire il fine di presentare l'immagine del vero sport e del germoglio di speranza attraverso i più piccoli, i cittadini di domani e di ripartire da e attraverso le periferie, mostrando il lato bello intrinseco in ognuno di noi e la volontà di rendere tutti protagonisti nel percorso collettivo di crescita come cittadinanza.

L'organizzazione tutta auspica che l'iniziativa sia un trampolino di lancio per il territorio ma anche il preludio di altre importanti collaborazioni tra le associazioni coinvolte o che venga presa come modello da altre, affinché nasca una nuova concezione oltre che del fare anche del COLLABORARE INSIEME.

"Un calcio senza le barriere" vuole mostrare tutto ciò che brevemente si è esposto precedentemente, in particolare come uno sport come il calcio, ma LO SPORT in generale tutto, sia un mezzo necessario e indispensabile, soprattutto fra i più giovani, nell'abbattere pregiudizi e preconcetti e plasmare la generazione del domani su valori sani e puliti. Pregiudizi e preconcetti che rappresentano infatti barriere per la crescita e lo sviluppo di un uomo e di un territorio e non si limitano solo ad essere di natura razziale o xenofoba, ma si estendono anche nel semplice distinguere il CENTRO dalla PERIFERIA.

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