Lucano a ‘La Sapienza’: “Non ho rubato un euro, ma sono al confino. Salvini è forte con i deboli ed evita i processi”

Lucano alla Sapienza 1"Il giudice che mi ha interrogato, dopo anni di intercettazioni, ha ammesso: 'Questo sindaco non ha toccato un euro, non ha nulla'. E' vero, non ho nulla, io sono forte della mia debolezza. Quando il ministro mi dice: questo è uno zero. E' vero: io sono zero, siamo tutti zero. Chi dà il diritto a queste persone di denigrare gli altri esseri umani, di usare questo linguaggio: 'clandestino', 'castrazione chimica', 'chiudere i porti' ... ma viva dio: uno si può permettere di dire queste cose?". Così il sindaco sospeso di Riace Mimmo Lucano, nel suo intervento nell'Aula 1 della facoltà di Lettere dell'università La Sapienza a Roma.
"C'e' chi e' forte con i deboli e poi pero' evita i processi, mentre invece c'e' democrazia se tutti sono uguali davanti alla legge". Nessun riferimento diretto a persone ma nelle parole di Mimmo Lucano in un passaggio del suo intervento a La Sapienza e' parso evidente il riferimento al ministro dell'Interno Matteo Salvini per la vicenda Diciotti e, per contro, alla propria posizione in quanto sotto inchiesta. Il sindaco sospeso di Riace ha anche detto che chiunque puo' commettere errori ma poi "dobbiamo assumerci le responsabilita'" e non ricorrere ad escamotage per evitare di affrontare processi.

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"Io non avevo un'alternativa a quello che ho fatto", ha continuato il sindaco sospeso di Riace. "Non ci può essere un'alternativa alla disumanità, al razzismo, al fascismo. Per la prima volta, ha detto anche il mio avvocato con la sua esperienza professionale, il parere della Cassazione viene annullato da un parere più basso. Nemmeno per un giorno mi hanno permesso di rimanere fuori dai domiciliari. Magari se mi dimettevo era diverso, ma non ho voluto perché ho anch'io un mio orgoglio. Non voglio la commiserazione, voglio la giustizia. La Cassazione lo ha detto: non ho rubato nulla e sotto ai 50mila euro si può fare l'affidamento diretto, eppure sono in una condizione di confino, come si usava con il fascismo. Basaglia diceva che anche se tutta la società non si riusciva a cambiarla, era importante far cambiare idea anche a una sola persona. Anche io oggi se me ne vado di qui avendo convinto una persona a scegliere l'umanità alla disumanità, allora questa sarà la mia vittoria", ha concluso Lucano salutato dai cori "Mimmo, Mimmo" e "Bella ciao".