Il sottosegretario Siri: "Ponte sullo Stretto? Al momento non è nel contratto di Governo, ma potrebbe cambiare"

strettodimessina 500"Nel contratto di governo non e' previsto un punto specifico sul ponte (sullo stretto di Messina, ndr). Il contratto pero' non e' immutabile, e' possibile arricchire l'offerta mettendo sul tavolo proposte che portino valore aggiunto. La Lega conosce bene l'importanza dello sviluppo della logistica che consenta di collocarci come leader nei traffico merci nel Mediterraneo". L'ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri durante un convegno su "Sicilia e Italia: un progetto di coesione e condivisone", organizzato da Rete civica per le infrastrutture del Mezzogiorno.

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E sempre sull'ipotesi di un ponte sullo stretto, Siri ha continuato: "Non serve per far incontrare il fidanzato di Reggio Calabria con la fidanzata di Messina, il ponte e' un'infrastruttura utile al Paese, ma solo se si pone all'interno di in una strategia che vede l'Italia al centro dei traffici del Mediterraneo, di cui la Sicilia sarebbe il naturale hub delle merci che arrivano dal canale di Suez. Il ponte rappresenta quindi un'opportunita' di far crescere il pil del Paese e, quindi, contribuire a sostenere e sviluppare le iniziative sociali come il reddito di cittadinanza, le pensioni e in generale tutte quelle misure sociali volte a contrastare la poverta'. Non c'e' coesione sociale senza progresso e sviluppo economico". E ha concluso: "Prima ancora dei ponti e delle strade, il deficit e' quello dell'ordinamento. Se non cambiamo l'ordinamento del Paese, sara' difficile ottenere i cambiamenti che richiedono decisioni forti e assunzioni di responsabilita' importanti".