Reggio, niente carburante al porto. Federvela: "Una tegola in testa al turismo"

"La vela come veicolo di promozione e di sviluppo economico e turistico della città di Reggio Calabria. Era l'idea del Circolo Velico Reggio che, nel corso di questi quarant'anni è divenuta un progetto. La città, nel corso di questo lustro di secolo, è divenuta sede di regate internazionali di assoluto prestigio e valore tecnico. Ma accanto a questa attività sportiva il Circolo Velico rappresenta Reggio con la sua vocazione marinara. Coloro che navigano nella rotta che transita per Reggio per raggiungere la Grecia, italiani e stranieri, nel percorrere il tragitto più breve fanno di Reggio Calabria una meta obbligata". Lo si legge in una nota di Federvela.

"Il Circolo Velico nel suo sito e in tutte le pubblicazioni tecniche nautiche ha dato i suoi riferimenti fissi e mobili per fornire tutte le informazioni utili per attraversare lo Stretto e spessissimo, in prossimità della città, ci si mette in comunicazione per chiedere informazioni sui servizi del Porto e sulle possibilità di visitare la città, con le sue attrattive museali uniche al mondo, con la possibilità di rifornirsi di viveri e di carburanti.
Questa abitudine, nata da un passa parola, è tra i servizi che gratuitamente e con passione offrono i dirigenti del Circolo per migliorare i rapporti della città con chi la vuole visitare e nello stesso tempo offrire tutte le informazioni di sicurezza, in primis quelle dell'allerta meteo che la Capitaneria di Porto puntualmente notifica.
Dobbiamo segnalare, affinché il problema, trovi una adeguata risoluzione, che non più tardi di lunedì 20 febbraio siamo stati contattati da una imbarcazione in transito nel Tirreno che ha chiesto notizie sulle possibilità di fare carburante ed eventualmente fare sosta per qualche giorno. Abbiamo dato tutte le assicurazioni sapendo che chi naviga preferisce rimanere in rotta e quindi ricoverarsi nel Porto di Reggio e non di quello dirimpettaio di Messina, evitando di fare una variante del tragitto di una trentina di miglia.
Ma veniamo al problema. L'imbarcazione giunta al Porto di Reggio Calabria ha ricevuto la notizia che il rifornimento di carburante era chiuso e che quindi si doveva andare a Messina".

--banner--

"Immaginate le telefonate di protesta intercorse e le nostre scuse per questo increscioso inconveniente.
Noi riteniamo che i turisti sono i migliori nostri portavoce e i critici più efficaci.
Il Porto è la struttura più trascurata della città a cui il Sindaco in un messaggio recente ci preannunciava grandi novità che ci avrebbero "meravigliato". Ci auguriamo che le meraviglie non siano queste. La struttura portuale è fatta di servizi, di infrastrutture, pulizia che la rendono vivibile e bella ed è fatta di sinergie con chi offre i servizi.
E' una idea che abbiamo da molti anni e quando succedono queste" meraviglie" ci cadono sulla testa come una tegola.
Anche, perché un Porto come Reggio, con le sue caratteristiche geografiche, non si trova in tutta Italia".