Chiacchierata a Scilla con Francesco De Gregori

67758790 10216798754353704 5479578744353980416 odi Nino Mallamaci* - Parte prima

Scilla, Lido Acquarium, 24 luglio 2019.

- Ma, mi scusi, lei non è...

- Sì, sono io.

- Francesco De Gregori? Ma è proprio lei? Mi scusi se la importuno, ma mi sembra impossibile! Il Principe seduto in un lido a Scilla!

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- Guarda, sono io in carne e ossa, e dammi pure del tu. Non ti meravigliare troppo. Ieri sono stato a Soverato per un concerto e non ho voluto perdere l'occasione per visitare questo bellissimo posto. Se non sei un giornalista siediti e prendi un caffè con me.

- Scusa, Francesco...è che vedere qui seduto davanti a me uno dei miei cantanti e autori preferiti...comunque non sono un giornalista, sono qui solo per il mare. E poi, sinceramente...ti posso parlare con franchezza?

- Certo, dimmi. Non mangio carne, quindi puoi stare tranquillo, non mangerò neanche te. Anche perché ne avrei per un mese..ahahah

- Certo, lo so. Ecco, fai pure le battute. Ma insomma, tutta questa fama di antipaticone che ti aleggia intorno da sempre...si è sempre detto e scritto che non dai confidenza a nessuno. Pensa che proprio qualche mese fa ne abbiamo parlato in un incontro in un circolo. C'era Francesco Villari, non so se te ne ricordi, il giornalista...

- Francesco? Mi ha intervistato qualche volta, scrive anche canzoni, ha collaborato col Banco. Se è quel Francesco Villari certo che me lo ricordo...e che cosa ha detto sto stronzo di Francesco? Che so' antipatico, che me la tiro, come si dice ora?

- Noooooooooooooo, per nulla. Anzi, ha proprio detto che le persone, per giudicarle, bisogna conoscerle, perché conoscendoti ha capito quanto false siano le voci che girano sul tuo conto. E ora pure io...sono veramente sorpreso. Piacevolmente sorpreso, voglio dire.

- Ah, ecco. Veramente sta fama mi ha un po' rotto. Secondo me ha contribuito anche Antonello a farla passa', dopo che abbiamo rotto e io ci ho scritto sopra anche un pezzo. Ma che cosa posso fare, io? Dovrei andare in giro a fermare la ggente per dirgli che non sono come dicono? Ti rendi conto che non è possibile.

- Ma infatti! Comunque io mi chiamo Nino, piacere. Ora possiamo prendere qualcosa, naturalmente offro io...no, non fraintendere, non perché dicono pure che sei, diciamo...ecco, che hai il braccino un po' corto, non sarà vero neanche questo, a sto punto...

- E infatti. Anzi, offro io, ci mancherebbe!

- No, Francesco, qua da noi si usa così. Sono io ad offrire, sei mio ospite. Sai come siamo noi calabresi.

- Che persone eccezionali, hai ragione. E che terra meravigliosa, la Calabria. Un senso dell'ospitalità come non l'ho trovato in nessun altro posto. E io ho girato parecchio...

- E certo, comunque grazie...se lo sapessero i tuoi detrattori! La spocchia, la puzza sotto al naso...scusami, proprio un mare di cazzate! Solo perché, magari, hai l'abitudine di cambiare completamente le canzoni quando le fai dal vivo.

- Ahah, amico mio, ma se non faccio così io non canto proprio. Ai concerti tutti si mettono a canta', alla fine sembra il coro dell'Antoniano. E a me me va de canta', non di sentire gli altri che cantano.

- Ma ti capisco perfettamente, a France'. Senti, e ti posso fare una foto? Non un selfie, che mi stanno abbastanza sul cazzo quelli che li fanno.

- Certo, scatta pure.

- Ecco, una bella foto di Francesco De Gregori. Non sai quanto sono contento. La metto anche su facebook. Ma sai perché sono contento? Non per la foto in sé o per aver parlato con te, ma perché posso smentire tutte queste odiose dicerie. Io ti ho sempre ammirato, so tutti i testi a memoria. Da Theorius campus in poi, intendo, cioè da sempre.

- Va bene, Nino, adesso ti devo lasciare. Mi ha fatto tanto piacere parlare con te ma c'è la famiglia che mi aspetta. Abbiamo l'aereo tra un'ora.

- Va bene, Francesco. Ti ringrazio tanto, sei un grande!

- E no, caro Nino, più che grande so' vecchio, ormai...ahahah.

- Ahahah, va bene ciao Francesco, e grazie ancora.

- Ciao Nino, grazie a te. Ci vediamo.

Parte seconda

Scilla, Lido Acquarium, 24 luglio 2019.

- Ciao Nazareno, amico mio. Che facciamo? Mangiamo qualcosa e poi ce ne andiamo in spiaggia?

- Sì, e magari ci facciamo pure una birretta.

- Ma senti una cosa...ma l'hai fatto apposta?

- Cosa?

- Ma...con questa paglietta bianca e il pizzetto somigli...

- A De Gregori...

- Sì! Mizzica, sei preciso. Te l'hanno già detto?

- Quando mi metto sto cappellino me lo dicono tutti, addirittura mi chiedono l'autografo. Anche se si spaventano perché sanno com'è De Gregori, che non calcola nessuno.

- Sai che facciamo? Ti scatto una foto e la metto su facebook, vediamo se se ne accorge qualcuno che non sei lui.

- Ma no, sicuramente lo capiranno subito. Non è che sono proprio identico.

- Fai una cosa. Fai quel mezzo ghigno che ha sempre in faccia De Gregori. Bravo, così, minchia preciso! Ecco, fatta la foto. Ora la pubblico e scrivo "Chiacchierata con Francesco De Gregori".

Conclusioni

Non se n'è accorto nessuno. Sono io che sono credibile fino a questo punto, o internet ha sostituito il Vangelo?

Meditate, gente. Meditate.

*Avvocato e scrittore