Crotone, Olivadoti su vicenda Akros: “Sobrietà e giustizia, necessita una nuova classe politica"

"Oggi più che mai nella città di Pitagora, vediamo e tocchiamo in maniera tangibile il fallimento e l'incapacità progettuale della classe dirigente di Crotone degli ultimi 20 anni dove le metodologie clientelari regnano e sovrastano portando al fallimento le municipalizzate della città di Crotone . Perché questo? Le politiche di spending-rewiew in tutti settori della pubblica amministrazione dimostrano che è finito il tempo delle "vacche grasse" nel quale si poteva creare occupazione passiva, senza ritorno economico per la società". E' quanto affermato da Domenico Olivadoti, Presidente del movimento politico "Cittadini per la Calabria".

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"Nella fattispecie di Akros è mancato un piano industriale nel dettaglio che ha portato al fallimento con la perdita ingente di posti di lavoro. L'occupazione si deve creare attraverso un gioco di squadra in cui la politica collabora con esperti in materia di risorse nazionali ed europee. A Crotone questo è mancato. E' il mio umile invito da cristiano e tecnico impegnato in politica ai rappresentanti politici crotonesi. Ciò che è avvenuto in Akros, vale a dire il licenziamento in tronco di 28 persone, ci lascia veramente attoniti, nutriamo dubbi sulla vicenda dei "licenziati" assunti da Akrea. Perché altre persone sono state "buttate via" come se fossero spazzatura, con grande indifferenza? E' ora di cambiare metodo, è necessaria una nuova politica i cui valori devono essere improntati alla sobrietà - giustizia - pietà".