Elezioni regionali, la linea della federazione cosentina del Partito della Rifondazione Comunista: “Né settari né subalterni”

Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione dei compagni della Federazione provinciale di Cosenza del Prc. In quella sede è stato approvato all'unanimità un documento che, successivamente, è stato firmato dalla maggioranza dei componenti del Comitato politico federale. Di seguito il testo.

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"In questi tempi difficili e preoccupanti, è sempre più evidente il fatto che le politiche del governo giallo-rosa non siano in alcun modo in grado di rappresentare la svolta di cui ha bisogno il paese per affrontare le emergenze sociali e, per di più, non siano per niente in grado di contrastare la crescita della destra.
Prevale la continuità non solo sul piano delle politiche economiche e sociali ma persino su quello delle politiche verso i migranti. Basti pensare al rinnovo dell'accordo con la Libia nonostante la sistematica violazione dei diritti umani o alla reiterazione del progetto, pericoloso e fortemente dannoso per le regioni meridionali, dell'autonomia differenziata.
E' indispensabile lavorare per un'alternativa sociale e politica, a partire da programmi di radicale rottura con il neoliberismo, se si vuole contrastare la destra sovranista e rispondere alle emergenze sociali.
Il frontismo col PD – come dimostrano anche recenti tornate elettorali europee e regionali – non serve a battere le destre ma indebolisce e a volte impedisce la possibilità di avanzare una proposta politica e programmatica unitaria di sinistra riconoscibile a livello di massa. Risulta poco credibile lo stesso richiamo alla lotta per la democrazia se si tiene conto che ci sono regioni governate dal PD in cui la legge elettorale prevede soglie di sbarramento liberticide e antidemocratiche dell'8% (come la Calabria!). Lo stesso sistema elettorale maggioritario e il presidenzialismo nelle regioni sono eredità del centrosinistra.
Rimaniamo convinti della necessità di promuovere liste di sinistra e ambientaliste in alternativa ai poli esistenti, cercando di unificare l'area della sinistra anticapitalista e antiliberista, movimenti, esperienze civiche ed associazionismo.
Con questo spirito lavoriamo a costruire dei coordinamenti territoriali del Partito per favorire l'attività dei compagni sul territorio di una tra le Provincie più vaste d'Italia.
Con lo stesso spirito lavoriamo, in linea con quanto sostenuto dalla ultima Direzione nazionale del Partito, con pazienza e determinazione per evitare sia il settarismo, che produce frammentazione, sia la subalternità al PD (italiano e calabrese), che da anni impedisce la stabile ricomposizione della sinistra."