Aerostazione di Lamezia Terme: Fratelli d'Italia chiede consiglio comunale con la presenza di Sacal

"Fratelli D'Italia Lamezia Terme ha responsabilmente osservato le dinamiche politiche della Città, nella premessa e con l'auspicio che la classe politica cittadina, desse un segnale di presenza in questo territorio per le vicende che affliggono la nostra comunità. Restiamo in attesa di fattivi segnali.

Responsabilmente siamo stati in silenzio, anche e soprattutto per effetto della pandemia che ha colpito la nostra nazione e la nostra città, sulla quale, responsabilmente, non abbiamo voluto compiere alcun atto di sciacallaggio politico.

Fratelli d'Italia, non può assistere però inerme anche alla "sconvolgente" notizia che ci vede, ulteriormente, penalizzati nello scenario regionale e nazionale, riguardo alla bocciatura della nuova aerostazione Lametina, ma ancor prima, Calabrese! Il sogno dell'aerostazione al centro del Mediterraneo è anch'esso sfumato cos' altro ci resta al quale aggrapparci? Pur scrutando attentamente all'orizzonte, non vediamo altri.... Lumi!

Ma andiamo per ordine:

a) E' di questi giorni la vicenda della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, sulla quale il Presidente De Felice ha riproposto il Braccio di Ferro con i lavoratori rifiutando loro, l'anticipo per mancanza di "liquidità" e sulla quale auspichiamo per altro, una positiva soluzione riguardo ai circa 400 lavoratori Calabresi (ed alle loro famiglie);

b) Emerge all'attenzione dell'opinione pubblica anche un ulteriore vicenda che riguarda un centinaio di famiglie, rimaste, a causa di alcune scellerate e nevrotiche decisioni manageriali, senza alcun aiuto a sostegno del reddito (se così si può dire giacché non percepivano già alcun reddito. Ci riferiamo agli stagionali aeroportuali, ovviamente.

Di chi è la responsabilità di tale catastrofe sociale che colpisce soprattutto le famiglie dei lavoratori aeroportuali?

c) Dulcis in fundo, il 20 maggio 2020 Elisa Ferreira a nome della Commissione Europea, sentenzia che in seguito a innumerevoli ritardi, il progetto di finanziamento del POR Calabria 2007/2013 per ben 19,5 Milioni di Euro a fondo perduto, per la nuova aerostazione di Lamezia, viene escluso dai finanziamenti europei, e, come se non bastasse, per evidenziare l'inadeguatezza di questo "management", segnala anche "la messa a rischio dell'attuazione" riguardo al progetto ultimo miglio (collegamenti Aeroporto-Stazione), in seguito a notevoli ritardi di questa gestione.

A questo punto, il presidente Arturo De Felice ha l'obbligo morale oltre che legale, di relazionare alla Città di Lamezia Terme oltre che alla Calabria tutta, ed osiamo dire alla Nazione poiché il trasporto aereo calabrese "risulta anch'esso d'interesse nazionale", del disastro "apparentemente" causato e che incombe nel trasporto aereo regionale frutto di "assai singolari decisioni" dallo stesso adottate.

Il presidente, ignorando a quanto pare quanto accaduto, e senza alcuna remore (Per la sonora bocciatura della Commissione e per le dichiarazioni rilasciate sull'assenza di liquidità per l'anticipo della CIGS ai lavoratori), il giorno seguente, ovvero il 21 maggio 2020, sollecita il CdA ad approvare l'impegno di € 2.500.000,00 a favore dell'aeroporto reggino quale co-finanziamento di un ulteriore fondo erogato dallo Stato di € 25.000.000,00 per il tramite di ENAC.

A scanso di equivoci, Fratelli D'Italia Lamezia, pur comprendendo l'esigenza e l'urgenza dell'aeroporto reggino così come di quello crotonese, ha l'obbligo nei confronti della comunità, di chiedere lumi nel merito, ma sia ben chiaro che, la situazione è generale e va vista in una prospettiva diversa ma non certamente campanilistica, giacché, è ben noto ormai a tutti, che se non "tira" l'aeroporto di Lamezia, Crotone e Reggio non hanno certamente alcuna possibilità di poter sopravvivere. E' quindi anche nel loro interesse, sviluppare prima di tutto, l'aeroporto centrale della Calabria.

Invochiamo quindi lo stesso presidente a voler relazionale nella massima assise comunale in merito alla sua gestione ed alle sue scelte a dir poco discutibili, ed invochiamo altresì, il Sindaco Sergio Abramo per la provincia di Catanzaro e Paolo Mascaro per il comune di Lamezia Terme quali soci pubblici dei territori maggiormente danneggiati da queste scelte le cui ricadute sociali saranno a danno dell'intera collettività calabrese, nonché alla Presidente della Regione Calabria Iole Santelli la quale siamo sicuri interverrà a tutela della mobilità Calabrese che le starà certamente a cuore giacché pendolare da una vita nonché cittadina di questo territorio servito dall'aeroporto del Mediterraneo. I cittadini chiedono di sognare, non di vedere decapitati i loro sogni da una gestione manageriale quanto meno "approssimativa"!

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Facciamo appello al sindaco affinché in base all' art. 39 co. 2 del D.lgs. 267/00, convochi urgentemente un consiglio comunale con la presenza e puntuale relazione del Presidente della Sacal, poiché pensiamo che il socio di maggioranza relativa, così come tutti gli altri soci del resto, ne abbiano tutto il diritto. Fratelli D'Italia, in qualità di primo partito d'opposizione della Città, ritiene di aver il diritto di sapere, in seduta pubblica, come stanno realmente le cose. De Felice dia il dovuto conto del proprio operato, giacché, l'aeroporto Lametino è un bene della Calabria che si sorregge prevalentemente su fondi pubblici ed ancora oggi a prevalente capitale pubblico, sebbene come le è noto sia solamente un dettaglio, poiché il trasporto aereo è ad interesse nazionale ed a servizio della collettività calabrese". Lo afferma una nota di Fratelli d'Italia Lamezia Terme.