Il caso ‘Gettonopoli’ infiamma il Consiglio comunale: nuova giunta di Catanzaro accolta dalla protesta dei cittadini

catanzaro consiglio comunale 500Momenti di concitazione al Consiglio comunale di Catanzaro, il primo dopo l'inchiesta "Gettonopoli" che ha coinvolto 29 su 32 consiglieri comunali, indagati dalla Procura del capoluogo regionale calabrese per presunte sedute fittizie delle commissioni consiliari e per presunti rimborsi illeciti percepiti in relazione alle sedute delle stesse commissioni. Questa mattina, prima della seduta del Consiglio comunale, un gruppo di cittadini, autoconvocatisi in via spontanea sui social, ha inscenato un sit-in in Piazza Prefettura per chiedere le dimissioni del sindaco, che alcuni giorni fa ha nominato una nuova Giunta, e dell'intero consiglio comunale.

I manifestanti si sono, quindi, recati nella sala della Provincia, dove si svolgono le sedute del Consiglio comunale, per assistere ai lavori dell'assemblea municipale. Dopo l'intervento del presidente del Consiglio comunale, Marco Polimeni, dal pubblico si sono levate voci di protesta, comunque rientrate dopo poco.

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Il Consiglio comunale, riunitosi in seduta urgente, ha quindi dato il via libera alla surroga dei cinque consiglieri comunali dimissionari con la convalida dei colleghi subentranti. Dopo l'intervento introduttivo del presidente dell'assise, Marco Polimeni, a illustrare la pratica é stata l'assessore ai servizi demografici, Alessandra Lobello. Nello specifico, Nicola Fiorita è stato surrogato da Vincenzo De Sarro, Gianmichele Bosco da Nunzio Belcaro, Roberto Guerriero da Maurizio Mottola Di Amato, Libero Notarangelo da Raffaella Sestito e Fabio Celia da Giuliano Renda.

Il sindaco Sergio Abramo ha, in seguito, dato comunicazione della nomina dei componenti della giunta comunale e del vicesindaco Gabriella Celestino. Il primo cittadino é, quindi, intervenuto dopo che hanno preso la parola i consiglieri Gallo, Pisano, Praticó e Mottola Di Amato.

L'ultimo punto all'ordine del giorno - relazionato dal presidente Polimeni - ha riguardato l'esame delle giustificazioni prodotte dal consigliere Tommaso Brutto e propedeutiche alla causa di decadenza per assenze ingiustificate nei confronti dello stesso. Dopo gli interventi dei consiglieri Talarico, Riccio, Levato, Belcaro, Pisano, Rosario Mancuso, Merante e Filippo Mancuso, l'aula, con votazione segreta, ha respinto la proposta di decadenza con 23 No, 2 Si e 2 astenuti.