Reggina: la società dimostri di aver pagato gli affitti per stadio e Sant'Agata

logo1914di Paolo Ficara - Carta canta. E facciamola cantare. Entro domani, 15 febbraio, la Urbs Reggina dovrà corrispondere le mensilità di novembre e dicembre 2017, a tutti i propri tesserati con contratto federale. Fin qua non è stato saltato un solo appuntamento, in tal senso. Anche perché, in caso contrario sarebbero già arrivati dei deferimenti. Si ottempererà anche stavolta, la cifra incassata dal Perugia per Bianchimano può tornare utile.

Poi esistono altri pagamenti, altre scadenze. Ed in caso di mancato rispetto, non arrivano penalizzazioni.

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Il manto erboso dello stadio 'Granillo', impianto di gestione comunale, è finito nuovamente sotto accusa per le sue pietose condizioni. La Urbs deve corrispondere un gettone, a titolo di affitto per ogni gara interna. Se la società sa di essere a posto con i pagamenti, sventoli le carte tramite un comunicato ufficiale. In modo che la classe giornalistica, nonché l'intera tifoseria, sappiano di potersela prendere unicamente col sindaco Falcomatà e con l'intera amministrazione. Una maniera per togliere dubbi.

Analogo discorso verso il Tribunale, per il canone d'affitto del Sant'Agata. Per amor di verità, per stoppare ogni pettegolezzo, per non attirarsi l'invidia delle tante società dilettantistiche che bramerebbero di allenarsi (anche pagando) in una simile struttura, la Urbs mostri una ricevuta o qualsiasi altro documento attestante l'avvenuto pagamento. La mostri pubblicamente. Per dimostrare che a zero stanno solo le chiacchiere, e non le rate mensili per un totale di 80.000 euro da luglio 2017 a febbraio 2018.

Se esistono le carte attestanti questi pagamenti, tale dimostrazione servirà anche a poter contrattare con qualsiasi (quanto al momento non materializzato) potenziale acquirente. Spazzando via ogni perplessità sull'esistenza di debiti.