Rifiuti marini, Aieta interpella Oliverio: “La Regione Calabria vieti utilizzo materiali inquinanti”

"Era un sogno di Angelo Vassallo, il Sindaco Pescatore, quello di ripulire il mare ed i suoi fondali. Nel 2011 la Fondazione a lui dedicata ha dato il via al progetto "Pulizia dei Fondali Marini" che subito ha visto l'adesione di molti pescatori. Nel 2013 sposai il progetto della fondazione e proposi ai pescatori di Cetraro di avviare la raccolta differenziata anche sui pescherecci e di raccogliere ciò che trovavano in mare. Fu davvero un successo. A distanza di anni, mi ritrovo in veste di consigliere regionale, a risollevare la questione rifiuti in mare ed è per questo che ho presentato una interpellanza. Il Parlamento europeo ed il Consiglio dell'Unione europea hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulle nuove e ambiziose norme proposte dalla Commissione per contrastare i rifiuti marini alla fonte, che si concentrano sui 10 prodotti di plastica che più di frequente vengono trovati sulle nostre spiagge e sugli attrezzi da pesca abbandonati. La Regione Calabria, sappiamo, vive soprattutto grazie al turismo che attira, per il mare e le splendide coste frastagliate, milioni di turisti da tutto il mondo e nel 2018 è stata considerata la prima regione per numero di "Bandiere verdi": premiate 18 spiagge su tutto il territorio regionale, coste considerate tra le più belle al mondo. Ho chiesto, pertanto, al Presidente della Giunta Regionale ed all'Assessore alla tutela dell'Ambiente di conoscere quali iniziative e/o provvedimenti intendano assumere al fine di fare in modo che, anche la Regione Calabria, come la Puglia, possa dare concreta ed immediata attuazione alla Direttiva comunitaria e conseguentemente conoscere le modalità con cui procedere a tutelare l'intero territorio regionale vietando l'utilizzo di materiali considerati inquinanti e consentite solo l'uso di materiali compostabili". Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Giuseppe Aieta.

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